Come vendere una casa in comproprietà SENZA LITIGARE

Oggi voglio parlarti di come comportarti nella vendita di una casa che possiedi in comproprietà con altre persone IN TRANQUILLITÀ E SENZA LITIGI.

La questione non è da non sottovalutare perché spesso i comproprietari sono tuoi familiari stretti o parenti e i meccanismi che ruotano intorno a una compravendita possono finire per incrinare o mettere letteralmente “a fuoco e fiamme” il vostro rapporto.

Ciò accade soprattutto in caso di comunione ereditaria: muore un genitore e l’abitazione passa in eredità al coniuge (se ancora in vita) e ai figli che ne posseggono ciascuno una quota.

E’ chiaro che tutto quello che si riceve “GRATIS”, è sempre ben accetto, ma cosa fare per non assistere a scene stile Caino e Abele?

Siete magari in 4: tuo fratello vuole vendere, tu vorresti affittare, tua sorella vuole vendere a un prezzo più alto e tua madre è in mezzo A TUTTE LE VOSTRE RICHIESTE…

Insomma mettere insieme più teste, NON è SICURAMENTE UNA QUESTIONE FACILE…il tutto si può ulteriormente complicare se intervengono altre persone esterne al nucleo familiare.

Visto che a me piace raccontare di casi reali che mi succedono quotidianamente, ti racconto la storia di Elena.

Elena ha ricevuto in eredità un appartamento posto in un bel complesso condominiale, insieme ai suoi 4 fratelli e alla madre.

Nessuno dei coeredi aveva l’intenzione di prenderlo per sé, liquidando le quote degli altri e tutti avevano subito scartato l’idea di mettere in affitto per non avere poi spese e tasse da ripartire e, magari, anche problemi con un eventuale inquilino.

La vendita, vista la comunanza degli intenti, appariva cosa facile: Elena  si era così presa l’incarico di occuparsene direttamente e in prima persona, e qui cominciavano le discussioni!

Al di là di tutti gli appuntamenti con dei perditempo, tutte le proposte raccolte che raccoglieva erano oggetto di lunghe ed estenuanti polemiche con i fratelli e la madre.

Ogni volta si ricominciava da capo:

  • si rimangiavano la parola;
  • volevano sempre un prezzo più alto;
  • condizioni diverse;
  • nessuna proposta vincolata a un mutuo e così via…

Trascorso circa 1 anno Elena era, già, piuttosto stanca e delusa della situazione che si stava creando perché i rapporti con i suoi familiari si stavano facendo sempre più tesi.

Mi riferisce che non era più contenta di vedere i fratelli nemmeno per bere un caffè o scambiarci due chiacchiere!

Come se non bastasse l’anziana madre si era ammalata al punto da essere sottoposta a un amministratore di sostegno che ne curasse gli interessi; ciò implicava che nella decisione relativa alla vendita intervenisse anche una persona estranea alla famiglia, e per la precisione un avvocato, che nulla sapeva del mercato immobiliare.

Il tempo continuava a passare: intanto l’abitazione subiva una svalutazione e nel condominio venivano deliberati dei lavori di rifacimento della facciata che comportavano una spesa notevole per i proprietari.

Sono passati 3 anni, Elena che ormai non ne può più di continuare a seguire la faccenda e non ha forza né voglia di continuare a discutere con i suoi fratelli e l’avvocato della madre, è venuta in agenzia da me per mettere fine a questa situazione.

In questi casi  può, infatti, rivelarsi fondamentale l’intervento di un professionista del mercato immobiliare: un agente immobiliare sa gestire la vendita di una casa, è abituato alle lungaggini delle trattative e alla presenza di “più TESTE”, SENZA che ciò vada A TURBARE o STRAVOLGERE i rapporti tra i COEREDI.

Innanzitutto un agente immobiliare professionista fornisce  A TUTTI I VENDITORI una valutazione SERIA E OBIETTIVA dell’immobile, in cui individua il prezzo di vendita dello stesso.

Io, come sai, seguo un SISTEMA DI VALUTAZIONE IMMOBILIARE che porta all’individuazione del REALE prezzo di vendita, in modo da permettere di  vendere casa il prima possibile al maggior prezzo di mercato.

I dettagli li puoi trovare cliccando sul link qui a fianco: https://www.salvi-immobiliare.it/i-6-step-per-una-valutazione-specifica-di-mercato/

In questi casi risulta ancora più importante rispetto al solito, prendere sin da subito ACCORDI CHIARI e PRECISI tra i comproprietari e con il tuo consulente immobiliare.

In caso di parecchi comproprietari (come in questo caso), io consiglio di individuare tra loro un unico interlocutore (può, però, essere anche un terzo), a cui affidare una PROCURA NOTARILE a VENDERE: in pratica è un atto (davanti al notaio o da lui autenticato) in cui si dà a uno solo la rappresentanza nella vendita e si determinano anche i limiti oltre i quali il rappresentante non può spingersi nelle trattative.

In questo modo si snelliscono tutte le operazioni e non si rivendono ogni volta LE CONDIZIONI DI VENDITA (prezzo, condizioni di vendita varie, spese , tempi di consegna, etc..).

Come hai visto dall’esperienza di Elena, analizzare ogni volta “tutti insieme appassionatamente” la proposta di acquisto, può rivelarsi veramente dannoso per la compravendita e rischia di:

  • dilatare senza fine i tempi;
  • subire l’intervento di altre persone nuove ed esterne con conseguente ulteriore allargamento dei soggetti che devono prendere decisioni;
  • scatenare una guerra familiare;

ma soprattutto…. RISCHIA DI FAR SCAPPARE I TUOI POTENZIALI ACQUIRENTI!

Se desideri una CONSULENZA PERSONALIZZATA PER VENDERE CASA, sentiti libero di scrivermi qui sotto oppure di chiamarmi al 030.2500718 e insieme vedremo di trovare la soluzione migliore.

Come sempre ti auguro BUONA VENDITA!

Alessio Salvi

PS: Se devi vendere una casa ricevuta in eredità, ti invito a leggere anche questo articolo: https://www.salvi-immobiliare.it/vendita-casa-trascrizione-accettazione-tacita-eredita/

PPS: questo numero di cellulare 3937464374 lo puoi dare a qualunque amico, collega o conoscente che abbia bisogno del mio aiuto
per vendere casa – OK?


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